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Sarà perché si piglia chi si somiglia, sarà perché i marziani sembrano prediligere i cieli dell’Americana puritana, sarà per qualche altra ragione inconoscibile, ma una cosa è certa. Nessuno ha mai detto: “Sono stato rapito dagli alieni e ho fatto il miglior sesso della mia vita”. Ricalcando il copione minimale di un filmino sadomaso, gli alieni sequestratori individuano la loro vittima, il più delle volte una donna. Strappata alla confortevole disperazione di una vita casalinga, la sventurata combatte e si dimena invano. Viene dunque trasportata a bordo di un oscuro laboratorio volante per essere sottoposta a esperimenti indicibili al termine dei quali, se si sarà rivelata all’altezza, è condotta alla presenza del gran capo degli alieni per un colloquio privato. Una volta rilasciata, la donna conserverà un ricordo nebbioso, ma pur non riuscendo a mettere a fuoco i dettagli, pur non essendo sicura se e in che modo il suo corpo è stato sondato e violato, l’esperienza gli si imprimerà nell’animo come una prova di cui vergognarsi. Nondimeno c’è chi considera gli alieni entità amiche. Diversamente dalle vittime di rapimenti, costoro anelano il contatto. Si riuniscono in sette caotiche. Fondano chiese dove attendere la discesa in Terra di messia cosmici con testoni oviformi in precario equilibrio su corpicini esilissimi, anoressici. Non di rado, già che ci sono, gli invasati fanno pure un po’ di sesso. Pare infatti che nel corso di un accoppiamento carnale, nella fusione dei corpi, si sprigioni un’energia d’ordine superiore cui gli extraterrestri sono particolarmente sensibili. Invasati di questa specie sono anche gli aspiranti figli delle stelle al centro di un film prodotto nel mezzo degli anni Novanta dal titolo evocativo, Gravity & Grace. Vi si racconta la storia di Ceal Davis una donna in piena crisi di mezza età e del suo incontro con Thomas Armstrong, carismatico santone che predica la religione dei dischi volanti. Ceal si unisce al suo gruppo di mentecatti e viene prontamente contattata dagli alieni, i quali aspettavano solo lei per informare l’umanità che il mondo verrà devastato da una spaventosa inondazione. La combriccola mette allora in atto tutte le misure necessarie per essere caricata a bordo di un disco volante. Quando poi diventa chiaro che né gli alieni né l’alluvione arriveranno mai, gli aspiranti figli delle stelle, anziché essere sfiorati dal dubbio, si convinceranno che la catastrofe è stata evitata proprio grazie alla loro fede.

A questo canovaccio da sgangherato b-movie in salsa new age fa da contrappunto la vicenda di Gravity e Grace, due prostitute che sembrano uscite da un fumetto. La più carina delle due è ovviamente Grace: ha capelli lunghissimi, un che di polinesiano nei tratti e una fanciullezza beata alle spalle. La più bruttina, una punk qualsiasi dal cervello intricato, non può che essere Gravity. Cosa ne sarà della strana coppia nessuno lo saprà mai. Gravity & Grace è infatti il genere di pellicola sperimentale a basso proiettata soltanto nei festival del cinema indipendente. Se va bene. Perché Gravity & Grace è stato rifiutato anche in questi circuiti periferici. Ma non tutto il male viene per nuocere. Da un fallimento annunciato è scaturito Aliens & Anorexia, un libro dove la regista Chirs Kraus racconta come il suo film improbabile sia morto neonato. Ed è un racconto stupendo, ipnotico. A dire il vero, non proprio di racconto si tratta bensì di un susseguirsi di aneddoti e pensieri condotto attraverso associazioni liberissime se non anarchiche. Extraterrestri e rifiuto del cibo messi in relazione con una nota terrorista tedesca. Più un artista dimenticato che usava la carne morta come elemento decorativo. Più una filosofa ebrea che si vestiva come un camionista e fumava sigarette arrotolate a mano. Più Walter Benjamin che discetta sull’hascisch. Risultato probabile: un calderone folle. E un po’ folle effettivamente lo è, questo libro concepita come una matrioska psichedelica a base di incontri straordinari e con al centro un quesito impossibile: è possibile disfarsi per sempre del proprio corpo? Una follia lucidissima, brillante, a sprazzi geniale. Una lettura densissima, di quelle che difficilmente si dimenticano, per menti attrezzate e coraggiose.

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2 thoughts on “ALIENI E ANORESSIA

    • Fu proiettato lo scorso giugno quando Chris Kraus venne in Italia per presentare il libro e temo non sia reperibile in rete. Posso solo consigliarti di scrivere alla casa editrice, O barra o edizioni. Forse possono darti qualche indicazione utile.

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